Leggere con attenzione se si vuole discutere la tesi/tesina con Luzzati:
1. Corso di informazione bibliografica
Prima di iniziare il lavoro di tesi è OBBLIGATORIO seguire il Corso di informazione bibliografica (4 ore). Informazioni e PRENOTAZIONI seguendo il link sottostante: http://www.sba.unipi.it/it/biblioteche/polo-1/sedi/economia/servizi/corsi-di-informazione-bibliografica
In genere, si tiene un corso ogni due settimane.
2. Che cosa significa scrivere una tesi?
- Porsi una domanda, non troppo generale, cui si vuol provare a dare una risposta (e a tante domande che seguono dalla domanda principale).
- Individuare e passare in rassegna critica articoli scientifici/leggi/etc. adatti a rispondere alla domande che ci si è posti.
- La tesi/tesina deve essere una GUIDA ragionata alla lettura di alcuni articoli che rispondono alla domanda che ci si era posti: se voglio informarmi su un certo argomento/problema dove devo andare a cercare? Chi ha studiato quell’argomento a quali conclusioni è arrivato? Con quali motivazioni?
Esempio. Devo andare a Parigi: quali guide mi consiglieresti di leggere? Quali posti vengono suggeriti dalle guide che mi consigli? - ATTENZIONE: La tesi/tesina non è un articolo di giornale: quasi ogni frase deve contenere l’indicazione della fonte bibliografica da dove è stato ripreso il concetto espresso. Se un paragrafo si basa in prevalenza su un solo articolo basta inserire nel titolo del paragrafo una nota a piè di pagina che recita “se non diversamente espresso, il contenuto di questo paragrafo si basa sull’analisi di COGNOMEAUTORE (ANNO)
- Si possono inoltre usare dati (magari anche tramite stime econometriche, analisi statistiche, o rilevazioni campionarie, etc.), da confrontare con quanto trovato nella letteratura scientifica, per dare una risposta alle domande.
N.B. È ovvio che per scrivere la tesi si dovrà dimostrare di sapere usare la cassetta degli attrezzi acquisita durante gli studi del proprio corso di laurea. Occorre fare attenzione: è necessario selezionare le competenze attinenti al proprio percorso di studio.
Esempio. Anche se al liceo ho studiato benissimo la chimica, non posso scrivere una tesi di chimica a economia! Usare le competenze imparate all’Università nel corso di studi seguito!
3. Ricerca bibliografica
A. Attivare il VPN utile quando si naviga da rete non UNIPI (consente di accedere alla risorse bibliografiche).
B. Il primo passo è capire quali sono le parole chiave della ricerca:
a) per tentativi: si può cominciare da una ricerca – meglio se in inglese – su Google Scholar (il motore di ricerca della letteratura accademica di Google).
b) una volta trovati articoli interessanti guardare alla loro bibliografia. 4. Come ordinare il materiale trovato
C. Per scrivere l’elenco della bibliografia (quello da mettere in fondo alla tesi IN ORDINE ALFABETICO) e’ utilissimo cercare l’articolo o il libro su google scholar:
si troverà qualcosa del genere, fare click sulle virgolette,
si aprirà una schermata, copiare in formato “APA” e incollare nella bibliografia della tesi
4. Organizzazione della documentazione raccolta
È UTILE servirsi di un FILE DI INDICIZZAZIONE PER I DOCUMENTI (ad esempio questo, scaricabile come foglio di lavoro qui). Lo scopo è raccogliere tutta la documentazione elettronica in un’unica cartella e di gestirne il contenuto con un file di indice che classifichi i materiali in base all’autore, all’anno di pubblicazione, all’argomento, etc. Il file di indicizzazione consente di creare link con pagine web, con file già scaricati e salvati in una apposita cartella ma anche tra fogli dello stesso figlio di calcolo (tasto destro- collegamento ipertestuale- inserisci nel documento) o tra celle di uno stesso foglio. Sono utili anche sistemi più avanzati, quali Mendeley
5. Se si vuole fare un’indagine sul campo mediante interviste
leggere queste linee guida di Marco Fortini (ISTAT)
6. La PROCEDURA
– Una volta che vi ho accettati, vi iscriverò al portale MSTeams dei miei tesisti
Lì troverete una cartella all’anno solare corrispondente a quando avete fatto domanda e inserirete alcuni dettagli in un foglio xls in essa contenuto. Create in quella cartella una nuova cartella assegnandole come nome il vostro cognome. Copiate li dentro il file di word modello di tesi e cambiategli il nome in modo che in esso risulti il vostro cognome (ho anche un modello openoffice, se avete bisogno scrivetemi). Scrivete la tesi online direttamente su quel file, aprendolo pero’ con la app-desktop. Vi raccomando di inserire il vostro testo all’interno dei paragrafi, senza eliminare i ¶. Se non sapete usare bene gli “stili” di word guardate il tutorial linkato qui.
– La bibliografia va fatta secondo gli esempi presenti nel file word sopra menzionato. Leggete anche il file pdf linkato qui.
– Le revisioni sono attive e anche la loro visualizzazione. Potete disattivarle. Io vi restituirò le correzioni in forma di revisioni in modo che possiate migliorare la stesura.
– Non inviatemi mai molte pagine, soprattutto all’inizio: ne basta qualcuna in modo che io vi possa guidare nella stesura.
– Il lavoro dovrà essere intorno alle 20-25 pagine, bibliografia esclusa, a patto che abbia un “alto peso specifico”.
7. Come lavorare:
a) Organizzare quanto si scrive in modo logico e ordinato.
In particolare controllare i capoversi e quando è necessario andare a capo. Ciascun capoverso deve contenere un’idea, un concetto. Si va a capo solo se si vuole esprimere un nuovo concetto. L’attenta analisi dei capoversi e del concetto espresso in ciascuno di essi consente un’analisi critica ed efficace di quanto scritto.
b) Utilizzare l’opzione “Trova/Cerca” per individuare tutte le parole che terminano per “mente” e per “zione”: sono spesso fonte di sgradevoli rime!
Cercate di eliminarle quanto più possibile, innanzitutto sostituendo gli avverbi con locuzioni avverbiali (ad es. “in modo analogo” anziché “analogamente”).
c) CORREGGERE la versione semidefinitiva su CARTA e NON SU MONITOR
d) le parole straniere vanno in corsivo, tranne quelle ormai entrate nell’uso comune delle lingua italiana, ad es. “computer”
e) le note a piè di pagina servono soltanto per chiarire dei concetti esposti nel testo, NON per le indicazioni bibliografiche!
f) Il lettore deve capire quale sia la fonte di ogni concetto espresso, tranne che di quelli ovvi. Di conseguenza la tesi deve essere “infarcita” di riferimenti bibliografici, come in qualsiasi articolo scientifico, OVVERO, CITARE SEMPRE
I passi ripresi (o tradotti) devono essere messi fra virgolette e la fonte indicata con il numero di pagina. Niente virgolette se invece sono parafrasati. Il richiamo bibliografico va fatto, ad es., così: (Rossi, 2014, p.25).
Se si riporta lo scritto di un autore traendolo da un’altra fonte, e’ preferibile controllare lo scritto originario. Se ciò non e’ possibile, occorre che sia chiaro che la citazione e’ indiretta. Se ad es. Verdi (2015, p. 6) cita Russo (1983, pp. 50-1) che si vuole richiamare nella tesi, occorre occorre indicare “Verdi (2015, p. 6) citato in Russo (1983, pp. 50-1).
g) NOTE – Nelle note a pie’ di pagina si inseriscono piccoli elementi chiarificatori o di approfondimento che sarebbero fuorvianti se inseriti nel testo. Meglio ridurre al minimo l’uso delle note a piè di pagina. Quando si cita un autore si deve inserire il richiamo bibliografico direttamente nel testo, ad es. (Rossi, 1995, p.4).
f) LUNGHEZZA: proporzionata ai CFU!!! 3 CFU, ad es., sono 75 ore di lavoro, e dunque 15-20 pag. di testo, BEN FATTO!
e) INTRODUZIONE e CONCLUSIONI:
L’introduzione costituisce una sorta di PROGETTO per il “viaggio” di tesi: una breve premessa serve a introdurre la domanda di ricerca principale e le varie sotto domande, nonché i vari passi che si prevede di dover affrontare (espressi al futuro e con indicazione dei rispettivi capitoli).
La conclusione invece va IDEALMENTE divisa in due: prima si riassumono i vari passi del percorso con le rispettive conclusioni cui si è giunti (indicare i capitoli in modo esplicito), dopo si scrivono le conclusioni di carattere personale.
7. La presentazione in Power point (quando necessaria):
Slide essenziali:
- frontespizio
- Domanda/e cui si intende rispondere
- Percorso seguito (di fatto l’indice)
- Come ho svolto il percorso: a) analisi critica di articoli, stime econometrie, questionari, ecc.
- Bibliografia principale
- Varie slide che sintetizzino gli argomenti trattati. ANIMARE SOLTANTO le slide sulle quali ci si intende soffermarsi
- Conclusioni
Ciascuna slide deve essere un supporto VISIVO per l’ascoltatore, ovvero pochi concetti per slide e linguaggio telegrafico, grafici e simboli. NON frasi compiute.
Tempi per l’esposizione, quando prevista
- 7 minuti fino alla slide 5 : per esporre il percorso che avete svolto e come lo avete fatto
- 6 minuti per esporre le “scene” più belle, il TRAILER della tesi
- 1 minuto di conclusione